Ecco il fiume che rischia di scomparire, nonostante abbia dato il nome a due delle nazioni che attraversa: Nigeria e Niger. Durante il suo lungo percorso, infatti, un forte insabbiamento nella regione di Kankan, in Guinea orientale, lo mette in pericolo.
L’insabbiamento sarebbe la prima conseguenza del cambiamento climatico, del taglio selvaggio di legname, del degrado della flora e della fauna sulle rive e dello sfruttamento del sottosuolo. Oltre che naturalmente dell’inquinamento, dai liquami dell’industria petrolifera ai soliti detriti in plastica. I governi della Guinea e del Mali hanno firmato un accordo nel 2015 per un progetto integrato nella gestione idrica del Niger. Ma la diga di Markala eretta a questo proposito proprio dal governo maliano e quella programmata dalla Guinea vicino alle sorgenti, hanno già iniziato a impoverire il corso d’acqua nella zona del delta interno, non lontano da Timbuktu, dove vengono raccolte grandi quantità di pescato e dove l’acqua alimenta i pascoli per i bovini.