Ciao a tutti, come vi sarete accorti osservando la mappa mi sono preso un paio di giorni per fare dei disegni con la mia rotta. Non sono nuovo a questo tipo di passatempo, infatti i primi due giorni di navigazione, se vi ricordate, avevo disegnato una e e poi una s. Alla seconda lettera formata, una persona che mi segue mi aveva suggerito di scrivere because there is no planet b!
A parte le battute, il vento è stato un po’ feroce in questi giorni, ma grazie all’ancora galleggiante (strumento che vi ho già presentato) sono riuscito a limitare le miglia perse. Tuttavia entro sera mi ritroverò dov’ero 4 giorni fa e questo non mi fa felice perché ogni miglia costa fatica e poi perché ho sempre più voglia di tornare a casa. La buona notizia è che da domani per i successivi 4/5 giorni ci sarà vento favorevole.
In questi giorni ho passato il tempo a raccogliere detriti dal mare e sono rimasto molto colpito da come la micro plastica si concentri in cluster (zone) e non sia diffusa equamente. In alcuni tratti l’acqua è pulita, in altri sembra che qualcuno abbia tritato finemente una cassetta dei pescatori. Non so come mai ma la maggior parte della plastica è bianca. Sarei curioso di sapere perché.
Rispetto al passato, in cui mi ero trattato come un principe, questa volta non ho curato molto la cambusa pensando che una dieta poco varia mi sarebbe andata bene comunque invece dopo soli 9 giorni inizio a sentire la mancanza di sapori diversi dai soliti due o tre cibi. Stasera ho cucinato riso con i porcini liofilizzato (da notare il sacchetto compostabile) che, credetemi, non è male, ma dopo quattro giorni che a cena mangio la stessa cosa il porcino non è più buono come la prima volta.
Mi hanno inviato una sintesi dei commenti più interessanti che mi avete inviato su Instagram e Facebook e qui sotto rispondo persona per persona.
Se volete scrivermi direttamente a bordo potete farlo andando sul sito 10rivers1ocean.com e nella mappa trovate una sezione con la possibilità di inviare messaggi.
Vi leggerò molto volentieri.
Secondo Gianluca Riccardi non si dovrebbe più produrre plastica perché dell’uomo non ci si può fidare. Sono d’accordo che le soluzioni più estreme sono talvolta la via più rapida per la soluzione, soprattutto quando di mezzo c’è la stoltezza e la miopia dell’uomo, ma nel caso della plastica penso che ci siano delle soluzioni alternative. Da chi la produce, a chi la compra, alle leggi che ne governano lo scambio si potrebbero adottare misure risolutive, troppo lunghe per spiegarle qui. Ad ogni modo la chiave per la sostenibilità dovrebbe essere farla diventare qualcosa di desiderabile, non perché devono farlo o perché si sentono colpevoli. Grazie
Minisunshine0706 dice che anche volendo comprare responsabilmente è difficile in questo mondo di plastica. Come consumatori oggi abbiamo molta più scelta di quanto non ce ne avessimo in passato. Dobbiamo essere più vigili e rigorosi durante l’acquisto e supportare i brand che fanno del bene.
Elena.violin72 ok, mettiamo di avere una bacchetta magica. Se portassimo a terra tutta questa plastica l’unico modo per smaltirla oggi, realisticamente, sarebbe di destinarla agli inceneritori perché la plastica con il tempo si fotodegrada e perde le sue caratteristiche originarie e non è più buona a nulla. Discorso a parte per le reti da pesca che a quanto sappia trovano già, nella produzione di filati, un secondo mercato.
Donato_pierro mi chiede che ne penso di The Ocean Cleanup. Penso che a loro vada il merito di aver portato l’argomento nelle case di quasi tutti. Se ci pensate, da quanto non si occupava di ecologia con la stessa intensità con cui facciamo noi ora. Per il resto gli auguro tanta fortuna, ma avendo il sedere qui a mollo comprendo appieno la sfida tecnologica contro la natura che stanno giocando e che al momento presente sono sfavoriti.
Benmic58 Sì conosco Bio-on ma non personalmente.
Laurascarabello84 La natura si adatta magnificamente all’ambiente, anche quando nell’ambiente arriva un elemento alieno come una boa. L’ho visto e rivisto accadere decine di volte in questa settimana.
Max Bartolini, sono d’accordo con te. Leggi la risposta data a Gianluca Riccardi.
Daniela Guardini, il nostro pianeta secondo me si può salvare, infatti non credo che qui sia lui in pericolo…
Tiziana Trocchi mi chiede se rispetto a 10/12 anni fa trovo delle differenze in questa esperienza di traversata. I mezzi tecnologici, non ci crederai, sono gli stessi, con l’eccezione del sistema di trasmissione satellitare che però non funziona come dovrebbe. Da quel lato non c’è differenza. Io sono sicuramente molto maturato, questo in un certo senso aiuta, ma dall’altro ostacola. Ora ho due figlie ( la moglie c’era anche nella precedente traversata, è la stessa) che mi mancano molto e il pensiero ogni tanto mi rattrista. Fisicamente e mentalmente sono un leone come una volta!:)
Grazie Renzo per le strascinate e le cime di rapa!
Vito Zorzi, felice di questa vostra nuova evoluzione.
Scarpantonio Simone puoi ancora inviarmi messaggi. Vai sul sito 10rivers1ocean.com nella sezione mappa trovi il modo di inviarmeli.
Grazie Luisella Valeri, l’incontro con Ben Lecomte è stato inaspettato e molto appassionante. Ci rivedremo sicuramente. Seguitelo sui suoi social network.
Egidio Rondinone grazie del tuo commento.
Avanti tutta!