Negli ultimi giorni siamo stati raggiunti da Luca e Fulvio, per conto di National Geographic Italia, assieme ai quali oggi abbiamo girato le ultime immagini che verranno mostrate durante il Festival delle Scienze dall’8 al 14 aprile a Roma. Questa pausa è stata anche l’occasione per incontrare il Chairman del Bihar State Pollution Control Board, l’organismo statale che si occupa di controllare il Gange dal punto dell’inquinamento, che mi ha ribadito un pensiero che ho sentito ripetere da varie persone sin dall’inizio di questo viaggio: saranno i bambini di oggi, quindi i policymaker di domani a salvare il Gange e – ha aggiunto – dobbiamo sperare che la loro voglia di vivere in un mondo più pulito rimanga della stessa forza con cui ora protestano in tutte le piazze del mondo – facendo un chiaro riferimento a Greta Thunberg, la ragazzina svedese di 15 anni che protesta da mesi davanti al parlamento di Stoccolma.
A proposito di ragazzini, oggi ho incontrato Ashok, dieci anni, con la faccia e le mani indurite da chissà quali sfide. Ha le braccia piene di tatuaggi fatti da lui: il suo nome, quello di sua mamma, una stella e alcuni scarabocchi incomprensibili sulle spalle. È simpatico. Lui forse non andrà mai a protestare in piazza, non so neanche se davvero vuole un futuro diverso dal suo presente. L’ho guardato brevemente negli occhi e non ho potuto però fare a meno di chiedermi che ne sarà di lui quando sarà un uomo. Gli chiediamo perché non è a scuola e lui: “Non c’è scuola oggi, sono cominciate le vacanze estive.” Ma è evidente che stesse dicendo una bugia perché è solo primavera.
Domani salpiamo l’ancora e finalmente ci lasciamo Patna alle spalle. È l’ultima grande città sul nostro cammino prima di Calcutta. Presto ci immergeremo di nuovo in un ambiente più rurale, che fino ad ora ci ha regalato i momenti più belli.