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Finalmente siamo arrivati a Patna, la capitale dello stato del Bihar, un luogo che quando ci arrivi non vedi l’ora di ripartire.
Da qui in poi, per i prossimi cento/duecento chilometri, dobbiamo aspettarci il peggio perché in questa stagione il fiume è così prosciugato che é facilissimo incagliarsi nelle secche. Questo però non è il problema più grosso, perché alla peggio scenderei dalla zattera e alleggerendosi potrei passare anche con fondali di 15/20 cm.
Il problema vero è che potrei finire su parti di fiume che magari non portano da nessuna parte. Ecco perché da qualche giorno consultiamo la mappa nella speranza di riuscire a trovare i passaggi più sicuri. I prossimi giorni saranno decisivi.
Oggi, per buona parte della giornata, mi sono dovuto occupare di fare qualche riparazione alla zattera. Anche qui i ragazzi si avvicinano con curiosità. Dapprima con circospezione, ma al primo sorriso si distendono e diventano più amichevoli. C’è ovviamente chi guarda e sorride scuotendo la testa borbottando qualche cosa che sembra “ma dove vuole andare questo con questa carriola?”, con altri invece si riesce a dialogare e magari anche a fare dei discorsi interessanti.
Per esempio un ragazzino mi ha detto che da tre mesi lo stato del Bihar ha bandito la plastica, eppure la vendita di prodotti in plastica non si è ancora fermata. La scuola che frequenta ha reagito introducendo una classe specificatamente focalizzata all’ecologia e alla migliore gestione dei rifiuti in plastica. Un passo concreto verso quella consapevolezza di cui sento parlare da diversi giorni. Resta però il problema che dei 10 ragazzini con cui parlavo, lui era l’unico ad andare a scuola!
P.S. Alla fine, al ragazzino che faceva la parte del leader, ho lanciato una sfida di piegamenti sulle braccia. Se fosse arrivato a 20 gli avrei regalato una delle mie borracce in acciaio. Ci è riuscito!
