L’ARRIVO PIÙ INCREDIBILE CHE POTESSI IMMAGINARMI

Tanta fatica e pochi chilometri anche oggi.

Ma almeno sono uscito da Varanasi e mi sono immerso nell’India più rurale: quella dei pastori, delle raccoglitrici di canapa, dei ragazzi che giocano sul fiume e quella dei villaggi così isolati gli uni dagli altri che i loro abitanti quasi non comprendono il dialetto dei vicini di casa.

Benché più lento del previsto ho finalmente trovato una buona corrente su cui spero di poter contare anche nei giorni prossimi. Oggi per un attimo mi sono concesso una siesta e sono state solo le urla di alcuni ragazzini che giocavano in acqua a svegliarmi.

L’arrivo in questo piccolo villaggio e’ stato forse il più incredibile che potessi immaginarmi perché proprio nel momento in cui stavo arrivando era in corso una cerimonia di cremazione con decine di persone presenti. L’esperienza di assistere a una cremazione e’ particolarmente forte perché il defunto viene cremato a cielo aperto, sotto gli occhi di tutti e le ceneri poi vengono disperse in acqua.

Mi sono sentito di aver interrotto una cerimonia sacra, ma forse sono stato l’unico imbarazzato perché’ le altre persone sembravano solo incapaci di credere che un uomo potesse trovare divertente navigare su una zattera di quel genere. Uno di loro sembrava avere l’espressione del tipo “ la vita e’ già difficile di suo, ora dimmi perché te la vuoi complicare ulteriormente?”