Non sottovalutare mai un uomo con un piano, troverà il modo per attuarlo.

Due giorni per costruirla e mezz’ora per farla a pezzi, questa è la storia breve della zattera che io e Folco ci siamo costruiti a Guiping.

Dovevamo navigare per circa 400km, ma siamo riusciti a malapena a fare 400 vergognosi metri prima di rimettere piedi a terra. Il tutto sotto gli occhi di Wing, la nostra fixer cinese che avevamo conosciuto a Guangzhou 5 giorni prima e che, se fossimo partiti, ci avrebbe supportato fino alla fine del viaggio.

Poco più tardi, mentre io e Folco eravamo occupati ad ordinare gli ultimi pezzi della zattera in un angolo della riva del fiume, aveva detto “Piove. Bene, almeno così le lacrime si confondono con la pioggia e nessuno si accorge se qualcuno piange!”

Per lei era una sconfitta, un grosso dispiacere e da come ci guardava era chiaro che non sapesse cosa aspettarsi dal futuro, tanto meno da noi.

Io però avevo già un piano: avrei comprato una barca da un pescatore. Non sapevo ancora dove e come, ma avevo la sensazione che quella non era la fine.

Senza perdere tempo, tre ore più tardi stavamo già negoziando con un pescatore il prezzo di una sua vecchia barca, abbandonata in riva al fiume. A prima vista mi era sembrata un grande affare. Più tardi però, dopo una miglior analisi, avevo cominciato a rivalutare quell’occasione come un nuovo ostacolo sul percorso. La barca era piena di fori ed entrava acqua ovunque: avremmo navigato il fiume delle Perle su una canoa marcia, che rischiava di farci affondare da un momento all’altro.

L’indomani mattina, con l’aiuto di un gruppo di uomini, mettemmo la barca in acqua e, accompagnati dalla corrente gentile dell’acqua che scende dalle montagne, prendemmo il largo. 

Non sottovalutare mai un uomo con un piano, troverà il modo per attuarlo.