E alla fine anche questo viaggio è giunto al termine.
Devo ammettere che il fiume delle Perle è in condizioni migliori di quanto avessi mai pensato. Ovviamente ne sono felice, ma una piccola parte di me desiderava sguazzare nella plastica, in montagne di plastica. Forse il messaggio di quanto urgente sia cambiare sarebbe arrivato più forte agli occhi e alle orecchie delle persone che mi hanno seguito.
Dal 2015 sono stati fatti molti progressi. Guangzhou, sul delta, ha iniziato a ripulirne le acque migliorando la rete di condotte, e rimuovendo il limo dal letto del fiume. Ho accolto con non poca meraviglia sapere che oggi in Cina ci sono oltre 200.000 river chief, i guardiani del fiume, ognuno dei quali è responsabile di piccoli tratti di fiume e i cui nomi e i numeri di telefono sono pubblicati su cartelli informativi posti sulle sue sponde. Per esempio, se un passante individua immondizie o una fioritura di alghe sono loro le persone da contattare. In una sola ora di passeggiata ho visto ben due piccole imbarcazioni elettriche con a bordo operatori impegnati a raccogliere i rifiuti con dei semplici retini. Ho provato tenerezza a vedere queste scene e mi ha fatto pensare alla potenza dei piccoli gesti ripetuti.
La sfida cinese è tutt’altro che semplice e richiede impegno e determinazione. Con la popolazione in forte espansione, il rapido e improvviso cambiamento nelle abitudini dei consumatori, un atteggiamento nei confronti dei consumi e dei rifiuti che, soprattutto nelle aree più rurali, tendono a non dare valore al corretto smaltimento dei rifiuti, rende la faccenda assai complicata. Nel qui e ora della crisi ecologica e dei cambiamenti climatici, è facile perdere di vista importanti segni di progresso e incolpare “l’altro”, ma la Cina, nonostante sia spesso fortemente criticata per i suoi comportanti anti-ecologici, si sta concentrando sulla battaglia per la sostenibilità. Un paese relativamente povero ha fatto una scelta consapevole per spostare la sua attenzione dalla quantità alla qualità della crescita.
In quanto a me e a Folco, siamo entrambi molto stanchi, ma soddisfatti e contenti di aver aggiunto un bel ricordo al nostro personale conteggio delle esperienze che ci legano. La navigazione si conclude qui, ma Il progetto 10rivers1ocean prosegue. Continuate a seguirmi.
A presto, Alex