Quando nel mese di ottobre lo chiamai e gli proposi di unirsi a me per la navigazione di questo fiume cinese, inizialmente la risposta di Folco fu evasiva. La sua ricerca era diametralmente opposta a quella che gli offrivo io.
Lui voleva isolamento ed esperienze metafisiche con la natura. Io, al contrario, gli offrivo una navigazione su un fiume molto inquinato, in uno dei luoghi più urbanizzati al mondo, dove la natura era solo un lontano ricordo.
Eppure una settimana dopo fu lui a chiamarmi e dirmi: “Andiamo!” Se il concetto di armonia, nel pensiero cinese, è un delicato gioco di opposti, allora aveva senso immergersi nel Pearl River per rendersi conto che la creazione e la distruzione della natura coesistono in un armonioso ciclo senza fine.