Allora, eccoci qua. Occupati nella navigazione su uno dei dieci fiumi più inquinati di plastica del mondo.
Dopo aver messo in acqua la nostra zattera, costruita in tre giorni di lavoro e aver compiuto sole poche centinaia di metri, abbiamo preso la decisione di sostituirla con un’altra. La nostra, semplicemente, non era adatta a una navigazione così complessa.
È così che, per una serie di incontri e coincidenze, abbiamo barattato alcune parti della nostra zattera con una piccola barca precedentemente di proprietà di un pescatore locale.
Plastica e Cina, nell’immaginario di tutti questa relazione è stretta e scontata come quella tra birra e pizza. Infatti la Cina ha una grande storia con la plastica. Durante tutta la sua ascesa alla ribalta economica, la Cina ha fabbricato ed esportato un’enorme quantità di prodotti in plastica per diventare infine il più grande produttore di plastica al mondo nel 2013.
Come risultato di questa produzione e cattiva gestione interna, la Cina è anche leader mondiale in termini di rifiuti di plastica, in particolare per la quantità di rifiuti che contribuiscono ad inquinare fiumi e oceani. I fiumi, però, sono cruciali per lo sviluppo umano.
Le città crescono intorno all’acqua. Quasi ogni insediamento urbano si basa per la sua vita sulla presenza di un fiume, un lago o un mare. Ma l’acqua non è solo necessaria per sopravvivere; diventa parte della cultura di una città e della sua anima. Porti via l’acqua e lo spirito della città andrà spesso perso.