Due giorni di lavoro, decine di persone coinvolte nell’iniziativa e una semplice parola: spontaneità. Quello che ho capito in questa prima parte della nostra avventura sul Po è che a volte basta davvero lasciare che le cose accadano. Come avevo già avuto modo di vedere nelle precedenti navigazioni è semplicemente bastato far sapere quello che vogliamo fare per ottenere l’aiuto necessario: certo i social ci hanno aiutato moltissimo e due parole su questo le vorrei spendere. Demonizzare i social a prescindere come se fossero un semplice surrogato di rapporti umani è profondamente sbagliato, credo invece che possano essere degli ottimi “trigger” per dare il la ad un coinvolgimento attivo, come in questo caso.
La zattera è pronta, la voglia di iniziare a navigare è tantissima, senza sapere cosa ci aspetterà, ma con la certezza che sarà una storia bellissima quella che andremo a raccontare.