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Oggi abbiamo raggiunto la foce del fiume Po, un luogo magico dove l’acqua dolce si mescola a quella salata e dove si sviluppa un ecosistema unico nel suo genere, prezioso, insostituibile, delicato. Ci sono voluti 13 giorni per percorrere su questa zattera circa 300km, in parte trasportati dalla corrente e in parte (la più massacrante) remando contro a un vento che nelle ultime ore ci ha fatto penare.
Ora non è ancora tempo di bilanci, perché il vero viaggio, quello della nostra zattera, continua verso Milano, dove la trasformeremo in qualcosa di nuovo, ma su questo vi aggiornerò a tempo debito. È però tempo dei primi e più sentiti ringraziamenti: il primo tra tutti va al mio compagno di viaggio @emalloru, senza il quale il racconto di questa impresa sarebbe stato certamente meno divertente e che sono sicuro saprà ricamare un capolavoro da questi folli giorni passati assieme.
Il mio pensiero va al mio prezioso team @francescaurso_ @riccardo.ravagnan e @rogerzlate e poi a tutte le persone che ci hanno aiutato, ospitato e che hanno parlato di noi in queste settimane: per smuovere le coscienze è necessario che le comunità locali sentano fortemente la responsabilità che hanno verso la terra che abitano, e nel nostro piccolo speriamo di aver contribuito a questo “risveglio ambientale”.
Non è ancora il momento di scrivere la parola fine a questa storia, stay tuned, stiamo per chiudere un cerchio
