Triste destino quello del Fiume Giallo, conosciuto anche come Huang He. Parte dai monti Byan Har, a 4600 metri di altitudine nella zona del Tibet orientale, dove nasce, per poi percorrere la zona settentrionale della Cina attraverso molte regioni, dallo Shanxi allo Shandong, occupando un bacino idrografico molto ampio.
Nel corso degli anni il Fiume Giallo ha nutrito numerose coltivazioni sorte vicino alle sue sponde: da sempre quando il fiume esondava, le acque dotate straordinarie proprietà fertilizzanti (con sedimenti chiamati loess) lasciavano grandi quantità di humus. Giallo, nel senso di quel potere colorato che lo rendeva essenziale per l’agricoltura. Ma poi con il tempo tutto è cambiato.
L’inquinamento ha però preso il sopravvento anche in questa zona del territorio cinese e il fiume si è trasformato in una specie di discarica. Giallo come il colore dei rifiuti industriali, all’interno dei quali si distinguono purtroppo le plastiche. Così quelle acque che una volta davano vita alle coltivazioni dei terreni, oggi rischiano di essere nocive o addirittura letali.